Davvero interessante questo ultimo lavoro intitolato Demon, dei Gazpacho. La band al loro ottavo album in studio è musicalmente maturata così tanto da potersi permettere un album alquanto stravagante. Composto da quattro brani e definito dalla band stessa il più complicato e strano album che abbiano mai fatto, le quattro canzoni rappresentano quattro parti di una storia che finisce con Death Room: queste sono le ultime parole registrate all'interno del manoscritto incompiuto appena prima della scomparsa di uno scrittore sconosciuto.
Gli altri brani sono intitolati: I’ve Been Walking, The Wizard Of Altai Mountains e I’ve Been Walking Part 2, sono caratterizzati da improvvisi e repentini cambi di volume passando da soavi voci e celestiali musiche a contorti e dissonanti riff piu distorti, il tutto con una serie interminabile di strumentazione tra cui spicca l'onnipresente violino a ricordare in qualche passaggio i no-man, fino alla fisarmonica con musica caratteristica e popolare dell'Est Europa, ma il senso ed il viaggio che accompagnano il piacevole ed imprevedibile ascolto dell'album è molto più introspettivo, cupo e profondo.
Naturalmente il genere non poteva che essere quello del prog rock più moderno, aulico e ricercato che la band formatasi e cresciuta ad Oslo nel 1996 ha imposto come propria ambizione.
L'album uscirà per la kscope il 17 Marzo in CD e vinile e in versione digibook che comprenderà un ulteriore brano come bonus: The Cage. Un acquisto essenziale per chi segue già la band, ma anche per chi ha voglia di novità e freschezza musicale.
In seguito all'uscita dell'album la band sara' in tour da Aprile a Maggio con date in giro per l'Europa senza purtroppo attualmente toccare il nostro paese. Nella bellissima copertina un'interpretazione dell'albero della vita.

Review by Evaristo Salvi
Photo credit by Jaak Geebelen