The Raven That Refused To Sing (and other stories)


Il corvo che si rifiutò di cantare (ed altre storie)

1) Luminol

Eccoci tutti qui
Nati in una lotta
Per arrivare così lontano
Ma finiamo per ritornare alla polvere

Con stile Oxfam, saluta sfiorandosi il cappello
(Scarpe slacciate)
Non ha niente a che fare con le chiacchiere oziose
(Ha del lavoro da fare)
Le canzoni che ha imparato da dischi graffiati
Si ferma a metà per bere un sorso del suo tè
Strimpella gli accordi senza troppa grazia
(Canzoni che conosciamo tutti)
Ogni anno che è passato ha inciso dei segni sul suo viso
(Sole, pioggia o neve)
Le parole che canta non sono le sue
Parlano di cose che lui non conoscerà mai

¹ Il luminol è un reagente che, a contatto con il sangue, emette una luminescenza azzurra; è usato dalla Polizia Scientifica per rilevare le tracce ematiche.

² L’Oxfam è un’associazione che combatte la povertà e l’ingiustizia nel mondo. Qui indica che il protagonista della canzone, un musicista di strada, è vestito con abiti donatigli da un’associazione di beneficenza; in Italia si potrebbe dire “stile Caritas”.

2) Torna a casa
 
Un vetro di finestra freddo
Una macchina si è rovesciata nella pioggia
Continua invano ad aspettare
Non cercare di sopportare la colpa
Affronta il dolore
Spolvera di nuovo le tue ali
Hai bisogno di fare piazza pulita di tutti i relitti nel tuo cervello
E guardare in faccia la realtà
Beh, l’amore può riparare le mancanze
Ed il buio ha sempre una fine
Sei ancora solo
Quindi torna a casa
Una pausa senza fine
Un momento sospeso nel tempo
Lei, come ha potuto andarsene?
Sfoga tutto il tuo rimorso e piangi la sua morte
Rinuncia al dolore
Rialza di nuovo la testa
Hai bisogno di fare piazza pulita di tutti i relitti nel tuo cervello
E guardare in faccia la realtà
Beh, l’amore può riparare le mancanze
Ed il buio ha sempre una fine
Sei ancora solo
Quindi torna a casa
Torna a casa
 

¹ Per indicare i relitti di una nave si usano due termini: “floatsam” e “jetsam”. Il floatsam è l’insieme degli oggetti finiti fuoribordo a causa di incidenti, mentre il jetsam viene gettato via volutamente in situazioni di emergenza per alleggerire il carico della nave. La frase della canzone, quindi, contiene implicitamente un invito ad alleggerirsi liberandosi di un’inutile zavorra.

3) Il Santo Bevitore¹

Il Santo Bevitore e la sua maledizione
Nella schiavitù² incessante di una sete insaziabile
E dal suo stupore la notte partorisce
Il diavolo esce  direttamente dalla terra
Con le mani tremanti ed il cuore annerito
Riempie il bicchiere, questa volta è anche l’ultima
In assorta comunione con se stesso
Il Santo Bevitore sta andando dritto all’inferno
La bara è stata fatta con [il legno di] un albero
Per piacere piantaci un chiodo per me
La bottiglia è scivolata [in gola] proprio tutta
Fosse comuni³
Adesso sottoterra
Portami giù
Giù
Mettimi in catene

¹ "The legend of the Holy Drinker” (“La leggenda del Santo Bevitore”) è un racconto di Joseph Roth, da cui è stato tratto un film di Ermanno Olmi con Rutger Hauer. Il protagonista è un’ex atleta alcolizzato che riceve un prestito da un uomo misterioso, con l’impegno di restituire i soldi durante una messa; morirà prima di riuscire a mantenere la promessa.
² “Serfage” è letteralmente la “servitù della gleba”.
³ Le “plague pits” sono le sepolture comuni realizzate per l’epidemia di Peste Nera.


4) La caduta di uno spillo¹


Portata² via dal fiume che scorre tra i giunchi  verso il mare
Trascinata dalla corrente a riposare sui pali dei frangiflutti ombreggiati dagli alberi
Inizi e fini, l’amore che incrocia una frattura che ci farà a pezzi
L’amore ha imparato
In cambio
I sogni sono finiti in cenere
L’amore ha imparato
In cambio
I sogni sono finiti in cenere
Sono stanca di combattere
E la pioggia battente mi cade addosso
Ho provato ad essere come lui voleva che fossi
Non ho sentito lo spillo cadere a terra
Non ho sentito il mio cuore
Non ho vissuto ed amato abbastanza
Delle cose sono rimaste non dette, non fatte
Non avrebbe dovuto essere così
Scivolare nel sonno³ senza un bacio
Abbiamo costruito il nostro amore, abbiamo costruito il nostro rifugio
Niente finisce prima di cominciare
Non riesco [più] a sentire le braccia e le gambe
Non merito una fine così amara
L’amore ha imparato
In cambio
I sogni sono finiti in cenere
L’amore ha imparato
In cambio
I sogni sono finiti in cenere
Sono stanca di combattere
E la pioggia mi sta battendo addosso
Ho provato ad essere come lui voleva che fossi
Non ho sentito lo spillo cadere a terra
Non ho sentito il mio cuore

¹ In inglese, per descrivere un silenzio perfetto, si usa l’espressione “it’s so quiet that you can hear a pin drop” (“C’è un tale silenzio che potresti sentire cadere uno spillo”).
² Nel testo non ci sono riferimenti al sesso di chi parla; ad un certo punto però dice: “I tried to be the way that he wanted me to be” (“Ho provato ad essere come lui voleva che fossi”) quindi è più probabile che si tratti di una donna.
³ “To drift off” significa “scivolare nel sonno” ma il verbo “to drift” significa letteralmente “essere trasportato dalla corrente, andare alla deriva” quindi è implicitamente richiamata l’immagine iniziale della canzone.
* Qui c’è un suono sovrimpresso, ma non capisco nemmeno se si tratti di parole o meno.


5) L’orologiaio


L’orologiaio lavora tutto il giorno e per gran parte della notte
Mette insieme i pezzi nonostante la vista gli venga meno
Nonostante tutti gli ingranaggi si incastrino con una grazia così poetica
Il tempo ha lasciato una maledizione su questo luogo
Ogni ora diventa un altro spazio vuoto da riempire
Sprecato con l’attenzione e le virtù della sua perizia
L’orologiaio seppellisce qualcosa nel profondo dei suoi pensieri
Un’ombra sulla scala di qualcuno [che viene] dal passato
Questa cosa ormai è rotta e non può essere riparata
Cinquant’anni di compromessi e di corpi condivisi che sono invecchiati [insieme]
Eliza, cara, sai che c’è qualcosa che dovrei dirti

Non ti ho mai amata davvero ma mi mancherai lo stesso
Per me eri solo [una compagna] provvisoria in attesa di trovare quella giusta¹
Abbiamo riempito gli anni ed ho scoperto che mi faceva piacere avere qualcuno da abbracciare
Ma per te ho dovuto aspettare
Finché un giorno è stato troppo tardi
Gli ingranaggi e le leve si incastrano
Noi siamo legati nella morte
Fondi l’argento
Sono ancora dentro di te
 
¹ Letteralmente, mentre “aspettavo l’oro”.


6) Il corvo che si rifiutò di cantare

Canta per me
Canta per me
Puoi venire con me
Puoi vivere con me
Guarisci la mia anima
Rendimi intero

Sorella, ti ho persa
Quando eri ancora una bambina
Ma adesso io ho bisogno di te
Ed ho bisogno della nostra vita di un tempo
Ho paura di svegliarmi
Ho paura di amare
Solo perché sono debole
Tu puoi rubarmi i sogni
Puoi entrarmi dentro la testa
E puoi metterci la tua canzone al posto [dei miei pensieri]
Ti prego, vieni da me
Ti prego, stai con me
Corvo, canta per me
Lei mi manca così tanto
Canta per me, Lily
Mi manchi così tanto
Corvo, canta per me
Lei mi manca così tanto
Canta per me, Lily
Mi manchi così tanto

¹ Il verso “Make me whole” compare anche in “Please come home”, Cover version II.


Traduzioni interpretazioni e note by Paola Macchiavello

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