Kscope: Come possiamo chiamare Get All You Deserve, un concept-film, un film-concerto, come lo vedi?
Steven Wilson: Direi un concept-film, esatto. Poi tutti lo chiamano DVD, ma dato che esce su Blu-Ray e DVD non è realmente un DVD.
Kscope: Come si è evoluto il materiale dai demo, allo studio, al live? Ti capita di vedere il film e dire: ecco, è così che avremmo dovuto suonare in studio di registrazione...?
Steven Wilson: Si, succede con tutti i brani. E' una delle cose che mi ha sorpreso di più riguardo all'intero processo, accorgermi di quanto mi è mancato questo tipo di processo. Succede quando prendi e metti assieme dei musicisti grandiosi. Ed è per questo che il mio prossimo album solista sarà registrato così, diciamo "vecchio stile": io e la band ci chiuderemo in studio tutti insieme a L.A., a divertirci, con un eccellente ingegnere del suono.
Kscope: E' già stato composto, questo album?
Steven Wilson: Sì, e ho anche fatto i demo, come faccio di solito, sono demo abbastanza definiti. Ma stavolta il mio approccio è: mettiamoci a suonare, sulla base dei demo, ma come se stessimo per portarli in tour, e cerchiamo di catturare quell'energia.
Kscope: Sarà una registrazione veloce?
Steven Wilson: Spero di sì. Ho prenotato la band per sette giorni, e lo studio per due settimane. Ho scritto sette brani abbastanza lunghi, e lavoreremo su un brano al giorno, ma velocemente: due o tre registrazioni, prendiamo la migliore, facciamo gli overdub, e via, passiamo oltre. Che è come si faceva una volta, anche se io non l'ho mai fatto. Perché quel che non puoi aggiungere in seguito a una registrazione, se non c'era mentre suonavi, è quella sensazione di di collante emotivo tra i musicisti.
Qualcuno potrà improvvisare al momento, e scoprire cose inaspettate. Finora, è il problema che ho sempre avuto, di vedere questa eventualità come un pericolo. E' stata una costante del mio lavoro finora. Ma alla fine ho realizzato che mi perdo qualcosa, se mi pongo in questa posizione di iper-controllo. E ovviamente quando sei sul palco con cinque musicisti come i miei non puoi più farlo...
Kscope: Adesso si può dire che sei in grado di attrarre musicisti al tuo livello, ora che hai raggiunto questo livello di maturità?
Steven Wilson: Anche molto meglio del mio livello. Ma io sono quello con la visione, l'idea di fondo. E' fantastico lavorare con musicisti che sono a livelli così alti e migliori del mio, perché suonando ottengo cose che non avrei mai neanche immaginato. Una delle cose che credo mi abbia davvero influenzato ultimamente è stato il lavoro di remixaggio sugli album storici dei King Crimson. Lì ho capito che band come quelle suonavano insieme cinque giorni a settimana, poi nel weekend entravano in studio, e registravano così, come se fossero ancora sul palco.
(qui Steven presenta brevemente la sua band)
Il problema principale l'ho avuto a trovare un chitarrista. L'ultimo, Niko Tsonev, era fantastico, ma era il terzo su tre tours, e ora sto per mettermi a registrare il nuovo album con il quarto, Guthrie Govan. Pensavo che sarebbe stato più facile! Sono stati tutti chitarristi grandiosi, ma è una questione di incastrarsi bene col resto.
Il film cerca di catturare e rendere l'impianto quadrafonico che abbiamo usato nella seconda parte del tour, riflesso nel mix in 5.1. Abbiamo registrato in Messico, l'ho scelto apposta perché il teatro è stupendo, il pubblico là è molto appassionato, e Lasse Hoile è venuto dalla Danimarca a filmare con 17 telecamere ad alta definizione. Io penso che sia un documento fedele e di altissima qualità.
Traduzione by Domizia Parri