

Questa volta i Blackfield, con il loro terzo album in studio, ci mostrano di che pasta è fatta questa band scavando fino alle loro radici, al loro DNA. Welcome to my DNA è proprio questo, un viaggio introspettivo nelle anime dei due co-leader Steven Wilson ed Aviv Geffen. Cosa poteva trapelare da questo viaggio, se non la passione che i due artisti anno in comune per la musica degli anni '70. Un'orchestra di archi portata in studio, si alterna a chitarre che spaziano da soli ed arpeggi puliti a riff sempre più duri e distorti, e danno all'album quel tocco di malinconia tipico del Blackfield sound. E' una cornice invece, per l'album, l'alternarsi delle voci di Aviv e Steven, tra canti prolungati come in Glass House ad esempio- e voci sempre più usate come un vero e proprio strumento musicale. Mentre in Go to Hell i testi sono più forti e diretti, uno sfogo di rabbia dell'artista, che si scioglie poi passando a Rising of the Tide, dove un velo di tristezza e malinconia può avvolgere l'ascoltatore anche meno attento. Con Wawing e Faraway, i Blackfield questa volta si superano, i pezzi sembrano essere figli di Lightbulb Sun e Dark Side of the Moon, un mix estremo dal risultato sbalorditivo. Blood è il brano che affronta le tematiche sulla difficile situazione politica che affligge il paese di Aviv, "ancora guerre, ancora sangue..." Oxygen è il brano tormentone stile anni '80 dell'album destinato a diventare uno dei due singoli: l'altro sarà Wawing. Zigota è una dolce ninnananna, che si trasforma via via nel più duro ed aggressivo dei risvegli. La title track riassume un po' tutte le caratteristiche dei brani appena descritti: in particolare la bellezza dei cori e degli archi, dal gusto ricercato, rendono questo brano davvero unico, un pezzo da brividi! Complessivamente un album che più si ascolta e più se ne apprezzano le qualità e le piccole sfumature; essenziale per chi già conosce questa band, una vera chicca invece per chi deve ancora scoprirne le qualità. La bellissima copertina è stata creata dal fotografo Carl Glover, una garanzia ormai per l'impatto visivo delle sue immagini.
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1. Glass house
2. Go to hell
3. Rising of the tide
4. Waving
5. Faraway
6. Dissolving with the night
7. Blood
8. On the plane
9. Oxygen
10. Zigota
11. Dna
Recensione di Evaristo Salvi