Porcupine Tree Live @ Pistoia Blues Festival 2010 PT @ PT: una calorosa accoglienza... In un caldo Mercoledì 14 Luglio a Pistoia ( Italy ) nella bellissima piazza del Duomo ha inizio l'ormai leggendario Pistoia Blues Festival, giunto alla sua trentunesima edizione. La cornice attorno al palco è davvero suggestiva circondato dal Duomo, il Campanile e antichi palazzi rendono la location unica ed esclusiva, le band hanno sicuramente apprezzato. Aprono le danze gli Astra una band americana con un repertorio psichedelico incredibilmente ispirati ai primi Porcupine Tree, la loro musica è davvero buona e gradevole, con il batterista che sembra, un po' per il modo e lo stile di suonare, un po' per la capigliatura ricordare molto Chris Maitland, il primo batterista dei Porcupine Tree. Un peccato quando sono stati bruscamente interrotti per far rispettare i tempi. La seconda band a salire sul palco sono i Nord Atlantic Oscillation, già più affermata band distribuita dalla KScope che propone un rock più melodico che scandito da due telecaster ricorda gli un po' lo stile degli Oceansize o i più conosciuti Radiohead. La terza band a seguire non ha certo bisogno di presentazioni, molti fans sono qui non solo per i Porcupine Tree, ma anche per gli Anathema che dopo il successo del loro ultimo album We're Here Because We're Here portano al Pistoia Blus i loro fantastici pezzi di questo nuovo album e vecchi successi. La band è costituita principalmente dall'unione di due famiglie, i fratelli Vincent, Daniel e Jamie Cavanagh, accanto agli amici d'infanzia John Douglas e sua sorella Lee, più Les Smith. Arriva poi il momento che tutti aspetavamo, la piazza è gremita, ma le gradinate non sono al completo, tuttavia l'accoglienza per i PT a PT è la stessa come un tifo da stadio, era dal 7 Novembre 2009 che i PT mancavano da nostro paese, li avevamo lasciati a Padova, dopo che ci avevano regalato ben quattro date nel nostro paese. Dalle setlist dei festival precedenti, sapevamo più o meno cosa aspettarci, nonostante ciò, la scaletta risulterà stupefacente così i primi brani sono per l'abum The Incident, da Occam's Razor a Drawing the Line, per passare poi alla bellissima Lazarus, brano in cui Steven fa interagire anche il pubblico che risponde con grade partecipazione, nonstante il caldo intenso. Con Heatsong l'interazione tra fans e band è ancora più presente, probabolmente non si aspettavano il compatto boato di urla nato spontaneo nella parte strumentale del brano, in particolare nel silenzio del fraseggio tra il distorto della chitarra e la batteria, davvero una bella emozione. Le tastiere di Richard introducono ora l'ormai celebre associoazione tra Russia on Ice la parte prima e Anesthetize la parte centrale, chiamata The Pills I've Been Taking, ma una delle emozioni più grandi almeno per i vecchi fans è quella di riascoltare Dark Matter brano tratto dall'album Signify. Si passa poi da un leggero rilassamento causato dalla questione oscura a saltare di nuovo con Blachest Eyes, brano tratto da In Absentia, per poi passare di nuovo al ciclo di The Incident comincindo da Time Flies. In fine Steven si consulta con i compagni se fare l'ultimo pezzo o altri due, vincerà altri due, c'è così l'occasione di assaporare Bonnie The Cat accompagnata dal nuovissimo video realizzato per questo pezzo, da notare il basso di Colin in questo brano è davvero coinvolgente. Per concludere con la ciliegina sulla torta di Trains, brano ideale per chiudere un concerto stupendo avvolto oltre che dal caldo meteorologico, anche dal calore di un pubblico davvero presente, compatto e partecipe. C'è tempo di presentare la band e per un piccolo teatrino di Gavin che è sempre più mago non solo della batteria, ma, sotto gli sguardi attenti di tutti, ci fa sparire un fazzoletto da sotto il naso, molto divertente. Risulta davvero difficile trasmettere o riportare in una recensione tutte le emozioni che si vivono in un live dei Porcupine Tree, basterà vederli una volta per capire cosa ci si è persi finora. Recensione e Foto by Evaristo Salvi Foto by Eugenio Crippa |