Il Cielo Si Sposta Di Lato
Mi accorgo di non esserci

Abbiamo perso l'orizzonte
Siamo finiti fuori dalla mappa
Galleggiando in uno spazio indefinito
E abbiamo lasciato gli orologi ricadere

Abbiamo fatto scendere la pioggia a furia di risate
Lente bruciature sul prato di casa
Fantasmi attraverso il delta
Hanno inghiottito la tempesta

A volte mi sento come un pugno
A volte sono del colore dell'aria
A volte è solo in seguito
Che mi accorgo di non esserci

Nell'imbrunire di sogno
Abbiamo passeggiato in riva al lago
Abbiamo guardato il cielo muoversi di lato
E ascoltato la sera cominciare.


Le stelle muoiono

La luna si scosse e si raggomitolò come fuoco gentile
L'oceano si ricoprì di smalto e liquefece cavi
Delle voci ronzavano in occhi a spirale
Le stelle si tuffarono in cieli accecanti

Le stelle muoiono. Cieli accecanti.

Un albero si schiantò e la montagna gridò
I ponti si ruppero, la finestra sospirò
Le cellule crebbero e i fiumi traboccarono
Suono oscurato e senso invertito

Le stelle muoiono. Cieli accecanti.

Mente pigra e anima scissa
Nervi silenziosi e ciotola da mendicante
Foschia sottile per scavarsi una via
Sonno iper-izzato per concludere la giornata

Un giorno fuori posto


Un giorno fuori posto
Sbircia nell'etere
Conta le stelle nel cielo
E vola nel mai

Girano intorno alle mie palpebre
Mille macchioline luminose
Pallide contro la tela
Che mi pende intorno al collo

Giorno fuori posto
Troverò un modo
Per farti dire
Il nome di chi ti ha perdonato

Stavo presso un'insenatura
Una stella marina conduce una danza
Sogna di essere un umano
E cade in trance

Un buco nel mio corpo
E' teso per un'accusa
Uno squilibrio chimico
Mi dice chi sei tu

Insetti celano il silenzio
Novembre porta con sé piogge possenti
Tra il flusso verso il congelamento
E il sostegno di ieri


La luna ti tocca la spalla

La primavera è finita
Non andare verso casa
Striscia su per la scala
E fila furtivo sulle rocce

Non c'è tempo per scordarsi di questo
Il mondo è nei tuoi occhi
Ondeggia nella chiazza indistinta di nubi
E accende il cielo

Getta via i colori
E adeguati al nero
La luna ti tocca la spalla
E riporta qui il giorno

Traduzioni di Domizia Parri

Il Cielo Si Sposta Di Lato

Abbiamo perso l’orizzonte

Abbiamo camminato fuori dalla mappa

Spostandoci in uno spazio vuoto

E lasciato gli orologi ticchettare

 

Abbiamo riso della pioggia caduta

Lenta brucia sul prato

Fantasmi fra il delta

Inghiottiti dalla tempesta

 

Qualche volta mi sento invulnerabile

Qualche volta sono il colore dell’aria

Qualche volta è solo un seguito

Scopro che non sono lì

 

Nel crepuscolo del sogno

Abbiamo camminato a fianco del lago

Abbiamo guardato il cielo spostarsi di lato

E udito la sera arrivare

Giorno Dislocato

Un giorno dislocato

Scruta nell’etere

Conta le stelle del cielo

E vola nel mai

 

Legate attorno alla mia palpebra

Mille chiazze luminose

Sbiadite sulla tela

Legata attorno al mio collo

 

Un giorno disordinato

Io troverò il modo

Di farti dire

Il nome di chi ti ha dimenticato

 

Ferma in riva alla baia

Una stella marina apre una danza

Sogna di essere umana

E cade in trance

 

Un buco nel mio corpo

È legato ad una carica

Uno squilibrio chimico

Mi dice chi sei

 

Insetti nascondono il silenzio

Novembre porta pioggia oscura

Fra il fluire e il ghiacciare

Sostenuto ieri

La Luna Ti Tocca La Spalla

La primavera è passata

Non tornare a casa

Striscia sulla scala

E silenziosamente attraversa la roccia

 

Non c’è tempo per dimenticarsene

Il mondo è nei tuoi occhi

Ondeggia fra le visioni delle nuvole

E illumina il cielo

 

Gettati via il colore

E il suono nell’oscuro

La luna ti tocca la spalla

E riporta questo giorno indietro.

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Tradotto da Lilith Hecate

 

 

 

 

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