Tutto ebbe inizio nell'autunno del 1996, anno in cui vivevo a Roma per lavoro ed ero a casa di un carissimo amico: Maurilio.
Ad un tratto mi mostra un cd dalla strana copertina e dice "Ascolta questi... dovrebbero piacerti", "Chi sono?" domando io disinteressato!
"I Porcupine Tree, questo è il loro ultimo singolo Waiting" mi spiega lui passandomi il case vuoto per poterlo osservare meglio.
Così fa girare il cd in un buon impianto, la musica è piacevole, ricca di bei suoni, la voce del cantante trascinante e malinconica. E' Waiting (phase one) ed io ora l'ascolto incuriosito, scrutando il misterioso libriccino scarno ed essenziale, privo di foto; all'interno, solo la copertina di Signify, album da cui è estratto il singolo.
Alla fine della song dico "Bella" , ed intanto iniziava Waiting (phase two). A questo punto la musica cambia, si fa più misteriosa, più dilatata, cupa e mi avvolge in una strana atmosfera, come di attesa; attendo infatti di risentire quella voce avvolgente, che non arriverà mai. Il pezzo è strumentale, qualcosa di fantastico ed eccezionale. L'artista sembra volermi trasmettere il suo dolore, il suo odio, la sua sofferenza. Un brivido scorre ora sul mio corpo, invadendolo dalla testa ai piedi. Quasi mi commuovo. "Cazzo!" dico sorpreso da tanta bellezza espressa in musica.
La terza ed ultima song, The Sound Of No One Listening, non è altro che la ciliegina su una torta che sto per assaporare appieno. Si tratta di un'altro pezzo strumentale che conferma la particolarità di questo gruppo di nicchia. I suoni sono spaziali, mi cullano e mi fanno viaggiare con la mente in un mondo che non è questo. La chitarra è struggente, mi cattura, e le sessioni ritmiche, ben scandite e curate, fanno da cornice ad un quadro a me sublime.
Ancora oggi, a distanza di anni, quando prendo la chitarra in mano non posso evitare d'intonare almeno un fraseggio di quei passaggi.
Il buon Maurilio, sorpreso anche lui del mio gradimento, mi lascia il cd. Addirittura quando capisce che per me si tratta di amore, me lo regala!
Oggi quel cd è un pezzo abbastanza raro che ha quintuplicato il suo valore economico, e per me ha un valore affettivo immenso, che va al di là di quello economico, ed è custodito gelosamente assieme a tutto ciò che i componenti della band hanno prodotto finora.
Infatti da quel momento in poi ho iniziato a ricercare tutto il materiale discografico disponibile sul mercato, ma non bastava, c'erano ancora molte cose introvabili ed affascinanti che dovevo assolutamente avere per ascoltarle, ammirarle, collezionarle.
A questo punto un amico/collega di lavoro, Fabio, mi consiglia un sito internet: ebay, finora a me sconosciuto, dove poter reperire anche i dischi più vecchi ed introvabili.
Sarà la mia rovina! Ma grazie a questo spazio nella rete riesco a colmare le mie più grandi lacune ed a togliermi belle soddisfazioni come quelle di avere pezzi originali, rari, della mia cult band.
Naturalmente, seguo la band nel maggior numero di date possibili dei tour italiani, con la speranza di vederli presto anche in qualche città europea.
Questi spostamenti mi hanno dato modo di poter conoscere molti nuovi amici/che, con cui condivido emozioni, gioie. Colgo quindi l'occasione per ringraziare i Porcupine Tree, che oltre a "regalarci" buona musica e fantastici shows, rendono possibile l'incontro tra persone di paesi, regioni, e a volte anche nazionalità diverse, unendole sotto un' unica bandiera, quella della musica.
Evaristo Salvi